sabato 2 luglio 2016

Corri per fare in tempo

 

KRÌTON ATHANASÙLIS

GLI ALBERI ME L’HANNO DETTO

Gli alberi me l’hanno detto: corri per far in tempo.
Le notti illuminate dalla luna: corri per far in tempo.
Il mare galoppando: corri per far in tempo,
e tutti si sono affrettati: corri per far in tempo.
I miei piedi non hanno conosciuto da allora riposo
e tutte le strade hanno conosciuto la mia corsa.
I fratelli me l’hanno detto: corri per far in tempo.
Gli amici si sono preoccupati: corri per far in tempo.
E io corro lacrimando, corro sorridendo,
corro amando, dando, dando la mia vita.
Le mie mani tengono pane: corri ad offrirlo,
i miei occhi hanno affetto: corri a donarlo,
le mie dita si sono bruciate: corri ad accarezzare.
E io corro senza posa, corro per far in tempo,
nel caso che qualcuno sia rimasto senza prendere qualcosa.

(da Albergo «Il Mondo», 1956 - Traduzione di Cristino G. Sangiglio)

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L’uomo è alla base della ricerca del poeta greco Krìton Athanasùlis: il suo percorso poetico lo porta a convincersi che l’umanità sia ammassata in un albergo fantastico - il mondo - in un'atmosfera ossessionante di sogno e di incubo. Gli uomini, come fantasmi, lo popolano. E nella loro sofferenza si riconosce Athanasùlis, che alla negatività di questa situazione non può opporre altro che il dono di sé, la massima espressione dell’amore.

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Van Gogh

VINCENT VAN GOGH, IL BUON SAMARITANO, 1890
OTTERLO, KRÖLER-MÜLLER MUSEUM

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LA FRASE DEL GIORNO
Quanti non hanno pane, hanno sogni.
KRÌTON ATHANASÙLIS, Albergo «Il Mondo»




Krìton Athanasùlis (Tripoli dell'Arcadia, 1916 - Atene, 24 ottobre 1979). Abbandonati gli studi di legge per la poesia, dal 1940 ha pubblicato numerose raccolte, il cui fiore è confluito nel volume Poesie (1966). Sensibile ai problemi civili e sociali, è ben noto in Italia per il Testamento (da Due uomini dentro di me, 1957), austera e commossa meditazione sugli orrori della guerra e sui valori della libertà. 


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