sabato 27 giugno 2015

Amore totale

 

VINÍCIUS DE MORAES

SONETTO DELL’AMORE TOTALE

Rio de Janeiro, 1951

Ti amo tanto, amore mio... non canti
il cuore umano con maggiore verità...
Ti amo come amico e come amante
in una sempre diversa realtà.

Ti amo per affinità, di un quieto amore prestante
e ti amo al di là, presente nella nostalgia.
Ti amo, infine, con grande libertà
per l’eternità e a ogni istante.

Ti amo come un animale, semplicemente
di un amore senza mistero e senza virtù
con un desiderio massiccio e permanente.

E amandoti così, molto e sempre
un giorno nel tuo corpo all’improvviso
morirò per aver amato più di quanto ho potuto.

(Soneto do amor total, da Livro de sonetos, 1957 – Traduzione di Amina Di Munno)

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Amore totale: ovvero pieno, completo, capace di manifestarsi e di realizzarsi soltanto nella sua interezza quello cantato dal poeta brasiliano Vinícius de Moraes. Un amore che non può avere né spazio né tempo, che astrae dalla presenza e dall’assenza, che è contemporaneamente razionale e irrazionale, puro e selvaggio, spirituale e carnale. Un amore che nella sua pienezza tende all’infinito pur non potendo raggiungerlo mai.

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Jover

LOUI JOVER, “RAINY DAY RENDEZ-VOUS”

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LA FRASE DEL GIORNO
Di te amo più di quanto riescano a dire  / la mia parola  / e la mia tristezza.
VINÍCIUS DE MORAES, O mergulhador




Marcus Vinícius da Cruz de Mello Moraes (Rio de Janeiro, 19 ottobre 1913 – 9 luglio 1980), poeta, cantante, compositore, drammaturgo e diplomatico brasiliano. Di famiglia facoltosa, fu addetto d’ambasciata a Los Angeles e Parigi. Nel 1958 diede il via alla bossanova con i testi scritti con Jobim di Canção do amor demais, album di Elizeth Cardoso. Si sposò nove volte.


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