venerdì 3 ottobre 2014

Il tuo timore dell’infinito

 

LEFTERIS PULIOS

EBBREZZA DI CIELO

Ubriàcati alle mammelle della notte.
Cerca il sortilegio degli astri.
Accarezza la carne nerastra del cielo.
Ti darebbe cuore innocente, mente gentile
e un senso d’indipendenza
che il giorno esilia.

Non è la notte che nasconde Dio
ma il tuo timore dell’infinito.

(da Poeti greci del Novecento, Mondadori, 2011 - Traduzione di Nicola Crocetti)

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Ci sono molte strisce dei Peanuts in cui Linus, Sally, Charlie Brown guardano il cielo stellato e si pongono “le grandi domande”. È quello il fascino della notte, quando, spento il clamore luminoso del giorno, ci ritroviamo piccoli e silenziosi davanti all’infinito. Il poeta greco Lefteris Pulios coglie l’ebbrezza che dà la notte, che dà quel cielo sotto il quale rimaniamo come storditi a meditare sui misteri dell’universo.

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Van Gogh

VINCENT VAN GOGH, “NOTTE STELLATA SUL RODANO”

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LA FRASE DEL GIORNO
Camminare all'aperto, di notte, sotto il cielo silente, lungo un corso d'acqua che scorre quieto, è sempre una cosa piena di mistero, e sommuove gli abissi dell'animo.
HERMANN HESSE, Bella è la gioventù




Lefteris Pulios (Atene, 1944), poeta greco. Appartiene alla cosiddetta Generazione degli anni '70, termine letterario che si riferisce agli autori greci che iniziarono a pubblicare le loro opere negli anni '70, e in particolare verso la fine della giunta militare greca del 1967-1974.


2 commenti:

Paolo ha detto...

Ottobre, argentiere delle nebbie...
Un verso di Raffaele Carrieri, poeta disconosciuto. Gran poeta.

DR ha detto...

Gran poeta davvero, che pubblico abbastanza spesso.