domenica 1 aprile 2012

Altre poesie per aprile


Dolcissimo aprile, tanto dolce da diventare addirittura crudele secondo i citatissimi versi dalla Terra desolata di Eliot che trovate qui in fondo nella “frase del giorno”. E dolcissimi definisce i suoi giorni il poeta veneto Diego Valeri che ne gustava ormai vecchio i toni leopardiani. E la sua tiepida dolcezza esalta anche il poeta russo Evgenij Rejn incantato della possibilità di abbandonare le pesanti vesti di un lungo inverno..

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DIEGO VALERI

SONO GIORNI DOLCISSIMI

Sono giorni dolcissimi
questi che ci preparano le piogge
dolcissime di aprile. Luce bianca
filtrata da nebule bianche,
appena un sospiro di vento
che si sprigiona dal cuore del mondo.
In quest'ora del tempo
il vecchio mondo, come il vecchio Adamo,
ha un cuore giovanetto:
quel suo cuore (o Leopardi!) d'una volta.

(da Calle del vento, Mondadori, 1975)

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EVGENIJ REJN

ESTATE IN APRILE

Aprile, precoce estate.
Su, ripieghiamo il paraorecchie nel cassetto.
Tiriamo fuori camicie, cotton wear e altre minuzie
vestiarie.
Al rombo delle auto fragorose, apriamo le finestre.
Ventiquattro gradi Celsius. Dunque, che fare?

È sempre una sorpresa. Forse che, staccando
dal gancetto
il pellicciotto, t’ aspettavi questo volgere del sole?
Sapevi, forse, che saresti vissuto fino a questo
strepito e chiasso? E comunque si ha lo stesso voglia,

di mattina, di uscire vestiti leggeri e di azzurro,
e camminare fino al metrò: solo là c’è protezione.
Chi ha visto il cambio di stagione, dirà: “Sia pure.
Fuori è estate: Pasqua e Risurrezione”.


(da Balcone e altre poesie, Diabasis, 2008 - Traduzione di Alessandro Niero)


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Adda

FOTOGRAFIA © DANIELE RIVA

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LA FRASE DEL GIORNO
Aprile è il più crudele dei mesi, genera /  Lillà da terra morta, confondendo /  Memoria e desiderio, risvegliando / Le radici sopite con la pioggia della primavera.
THOMAS STEARNS ELIOT, La terra desolata




Diego Valeri (Piove di Sacco, 25 gennaio 1887 – Roma, 27 novembre 1976), poeta, traduttore e accademico italiano, fu ordinario di Letteratura Francese all’Università di Padova per oltre vent’anni, tranne nel periodo 1943-45 quando riparò in Svizzera come rifugiato politico.


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Evgenij Borisovic Rejn (San Pietroburgo, 29 dicembre 1935),  poeta e scrittore russo, Negli anni '60, insieme a Joseph Brodskijy , Dmitri Bobyshev e Anatoly Naiman, animò gli Orfani della Achmatova, gruppo poetico di Leningrado. Le sue poesie furono pubblicate su samizdat e giornali clandestini sovietici.



4 commenti:

Tra cenere e terra ha detto...

Aahh! Troppa bellezza nella parole di Eliot...meraviglioso!

DR ha detto...

Quella di Eliot è grandissima poesia

Vania ha detto...

...mi piace ...estate in aprile..."cambio degli armadi"...come cita la poesia...precoce estate.:))

...solare la tua foto !!!:)
ciaoo Vania

DR ha detto...

Appena pubblicata questa poesia, è tornato il freddo... e sono passato dalle maniche di camicia a giacca e pullover :-)))