lunedì 23 marzo 2009

La camera affrescata di Djehuty


Archeologi spagnoli del Consiglio Superiore di Investigazioni Scientifiche hanno scoperto a Luxor una camera sepolcrale con affreschi decorativi risalenti a 3500 anni fa. Gli studiosi, che lavorano al progetto dal 2004, hanno definito ciò che hanno trovato nella necropoli di Dra Abu el-Naga, nella antica Tebe, "la Cappella Sistina dell'Antico Egitto". La tomba, scavata nella roccia, è alta più di due metri e si espande per una ventina di metri. Nella sala più interna si apre un pozzo funerario profondo otto metri, al termine del quale c'è l'accesso a un'altra camera, abbastanza larga, misurando 5,50 metri per 3,50, con un'altezza di 1,60. Le sorprese per gli archeologi non sono finite qui: in questa camera si apre un altro pozzo di tre metri che conduce alla vera e propria camera sepolcrale.

La cappella sepolcrale apparteneva a Djehuty, un alto dignitario, scriba della regina Hatshepsut, ed è interamente dipinta con geroglifici tratti dal Libro dei Morti, scene e descrizioni in rilievo. Lo scopo della costruzione era di aiutare il defunto a superare gli ostacoli nel suo cammino verso l'aldilà. Il professor José Manuel Galán, direttore della squadra che ha lavorato agli scavi in condizioni non troppo agevoli, ha dichiarato che questo ritrovamento è «il sogno di ogni egittologo: oltre il suo indubbio valore estetico, la sua importanza sta nel fatto che in questo periodo, agli inizi della XVIII dinastia, ancora non si decoravano le camere sepolcrali. Si conoscono solo altre quattro tombe con la camera decorata». Per questo motivo la figura di Djehuty assume molta importanza: doveva essere davvero influente, un intellettuale molto creativo.

Gli scavi a Dra Abu el-Naga (Fotografia: El Mundo)




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LA FRASE DEL GIORNO
Sulla carta, l'Egitto è una pietra funeraria.
JEAN COCTEAU, Il mio primo viaggio

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Meravigliosamente riportato alla luce della memoria. Franca

DR ha detto...

È questo che dell'archeologia mi appassiona: ritrovare il passato e viverne piccoli lembi come se fosse oggi...

Anonimo ha detto...

Che meraviglia...quanto vorrei essere lì!
E invece, sono qui e - detto fra parentesi - sto re-imbiancando le pareti di casa. Sarebbe niente male, una bella pseudo-cappella-sistina-stile-egizio, sulle pareti della camera o in salotto, invece di un trompe-l'oeil con un tralcio di glicine e qualche triangolo color-geometrico (beh, la mia abilità pittorica è quel che è...!)

luciana - comoinpoesia.com

DR ha detto...

La mia abilità pittorica è zero... quindi pareti assolutamente bianche. Certo che un Michelangelo sulla testa, o un Giulio Romano alla mantovana...