sabato 30 agosto 2008

La crudeltà dei sogni


I sogni sanno giocare strani scherzi: ti fanno credere che esistano dei posti che in realtà non ci sono - mi è capitato di sognare una libreria di Bergamo, quasi una Biblioteca di Babele o quella del monastero del “Nome della rosa”; ma naturalmente da sveglio so benissimo che dove sorgeva quella biblioteca fantastica in realtà c’è il vecchio tribunale.

Oppure ti fanno pensare di conoscere donne che non esistono o ti fanno ritenere come non sei, o ancora ti fanno credere di poter compiere azioni straordinarie come volare. Sono una seconda vita, un’altra dimensione.

“Nella notte ingannevole si prendono gioco di noi”, insomma, come rilevò il poeta latino Albio Tibullo, e qui sta la loro crudeltà: ti portano dove vorresti essere, ti fanno restare con chi più ami, e poi, all’improvviso, ti svegliano.



Tamara de Lempicka, "Dormeuse 1931-1932"



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LA FRASE DEL GIORNO
Tutta la vita dell'anima umana è un movimento nella penombra.
FERNANDO PESSOA, Il libro dell'inquietudine

2 commenti:

Luciana Bianchi Cavalleri ha detto...

che dire di un' ipotetica conferenza, sostenuta chiacchierando placidamente in lingua inglese, o magari di una salita in verticale su una parete di ghiaccio (mentre nevica!)...e che dire degli abbracci di persone amate che non sono più...il risveglio lascia per un attimo intontiti, poi come una bolla di sapone il magico luogo dove realtà e sogno s'incontrano e convivono, svanisce nella realtà. Ci s'interroga allora sul significato, sul senso, sul motivo...mah... meandri (ewd emozioni sconosciute) della mente umana...!

DR ha detto...

"Inganno" è la parola che ha usato Tibullo duemila anni fa: mi sembra che sia la più appropriata, potrebbe configurare il reato di truffa o almeno di circonvenzione di incapace...