martedì 1 novembre 2016

Poesie per novembre III

 

Novembre, il mese del grigiore dato da nebbie e piogge, del buio che scende presto, complice il ritorno dell’ora solare. Mese che inclina l’animo alla tristezza e alla malinconia, che sollecita il ricordo e la riflessione. Ecco Giorgio Vigolo, poeta romano, attraversare la campagna in carrozza in un tetro mattino di novembre. E poi il poeta tedesco Günter Eich celebrare la scarna bellezza del mese che spoglia gli alberi.


cold_november_day

FOTOGRAFIA © SSILENCE.


GIORGIO VIGOLO

COCCHIO

Buio mattino di novembre, spenta
giornata in acque uguali:
andare
su carrozze trainate
da neri galoppi
in campagna.
Sole non rompe mai
dai nuvoli tetri. Qui stanno
da ognuno obliati i boschi:
padrone
che mi fece di tante terre immense?
Riverso sul bruno
cocchio,
regno questo paese
deserto in piogge eterne.

(da Conclave dei sogni, 1935)

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GÜNTER EICH

FRAMMENTO

Nuvole s’inerpicano come animali sul monte
del cielo, le sere diventano troppo presto buie
e da tutti i lumi gocciola l'autunno.

Lo sai, è novembre,
lontani sono i prati e gli odori del bosco.
Quando eri molto piccolo, catturavi farfalle.

Tutto trascorse come un respiro pieno di vento.
In mezzo ai giorni scorrono eternità.
Senti un bambino suonare sotto la pioggia un’armonica
a bocca.

Gli alberi arrugginiscono e
come un volo d’anatre selvatiche si mostrano nel canneto
stormi di stelle.

(da Opere complete in quattro volumi, 1999 - Traduzione di Gio Batta Bucciol).

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LA FRASE DEL GIORNO
O freddo sole di novembre, soltanto ricordi mi scalda in questo corpo rabbrividente.
CARLO STUPARICH, Cose e ombre di uno




Giorgio Vigolo (Roma, 3 dicembre 1894 – 9 gennaio 1983), poeta e scrittore italiano, esponente della “Scuola Romana”. Le sue poesie hanno un gusto barocco e classicheggiante del paesaggio, soprattutto di quello romano. Profondo conoscitore del Belli, tradusse Maestro Pulce di Hoffmann e le poesie di Hölderlin.

Günter Eich (Lebus, 1º febbraio 1907 – Salisburgo, 20 dicembre 1972),  poeta e drammaturgo tedesco. Dopo essere stato fatto prigioniero di guerra, è stato uno dei fondatori, nel 1947, del Gruppo 47 ed è stato insignito nel 1950 del relativo premio per giovani scrittori. Ha pubblicato nella sua vita prose, poesie e radiodrammi.

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