giovedì 12 novembre 2015

Un prato tutto verde

 

VITTORIA AGANOOR

È NEL MIO SOGNO

È nel mio sogno un prato tutto verde,
          solitario, tra due
spalle di monte e l’erba trema al soffio
          dell’ombra.
Di là, nel sole, cantano,
ma il canto va lontano e poi si perde.
          Più solitario resta
          e più silenzioso,
nel mio sogno, quel prato tutto verde.

(da Poesie complete, Le Monnier, 1912)

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Vittoria Aganoor, poetessa italiana di origini armene, giostrò nell’area del decadentismo con echi di Shelley e di Baudelaire: una sottile vena di inquietudine è uno dei suoi toni caratteristici, come quello spegnersi di un canto che significa solitudine e rende meno ameno il bellissimo prato del sogno.

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Bliss

FOTOGRAFIA © IASIVEZI

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LA FRASE DEL GIORNO
Nel tempio stesso del diletto / la velata Melanconia ha il suo santuario.
JOHN KEATS, Ode alla Malinconia




Vittoria Aganoor Pompilj (Padova, 26 maggio 1855 – Roma, 8 maggio 1910), poetessa italiana. La sua poesia, di uno spiritualismo che, pur risentendo di una certa atmosfera decadente, è testimonianza di un'autentica ansia di ricerca, toccò le sue note più alte nei toni elegiaco-amorosi.


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