lunedì 13 luglio 2015

Fiammate d’amore

 

VICENTE ALEIXANDRE

NASCITA DELL’AMORE

Come nacque l'amore? Fu in autunno.
Maturo il mondo
non t’aspettavo ancora. Ed arrivasti
allegra, bionda, sfuggita dal tempo
indulgente. E ti guardai. Oh quanto mi sembrasti
ancora bella! E viva nel sorriso, a specchio
della giovane luna precoce
nella sera, e pallida, maliosa
in quell’aure dorate; come te
che dall’azzurro uscivi, senza un bacio
ma con la bocca accesa
già impaziente d'amore.

Ti guardai. La tristezza
scompariva lontana, di drappi lunghi colma,
come un pigro occidente che le onde ritira.

Quasi una pioggia leggera - il cielo, blu! - bagnava
la tua fronte ora nuova.
Amante, amante era quello il destino
della luce! Tu eri così dorata che il sole
non avrebbe potuto infiammarsi
di più per te, di te, per darti sempre
la sua passione luminosa, tenera
ronda del sole che gira
intorno a te, dolce astro, intorno a un corpo,
o un’anima soltanto?

Ah la tua carne
luminosa lambiva come due ali tiepide,
come l’aria che muove un petto che respira
sentii le tue parole, il tuo profumo,
e nella fonda anima veggente
toccasti il fondo. Imbevuto
di te fino al midollo della luce
io sentii la tristezza, la tristezza
d’amore: oh come è triste l’amore!

E già nasceva
nella mia anima il giorno. Splendendo
raggiava in te e in me l’anima tua raggiava.

Sentii nella mia bocca il gusto dell'aurora.
I miei occhi svelarono
la sua dorata verità. Sentii
nella mia mente uccelli che cantavano
e turbarono il cuore. Vi guardai dentro e vidi
le ramaglie, i lucenti viottoli, e un volo
di piume colorate
m’inebriò d’un acceso presente
mentre tutto il mio essere a un mezzogiorno
furioso, folle, sempre più bruciava
e il mio sangue chiassoso ruinava in fiammate
d’amore, di lucore, di pienezza, di spuma.

(da Sombra del Paraíso, 1944 – Traduzione di Luciano Luisi)

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La nascita di un amore – soprattutto negli anni della gioventù - è capace di trasfigurare il mondo: ne fa risaltare i colori, ne pone in rilievo la luce, rivela insospettati dettagli in quello che si era sempre visto normale. Il poeta spagnolo Vicente Aleixandre, Premio Nobel per la Letteratura, trasforma l’amata in luce crepuscolare, in stella, ne fa un universo in cui l’emozione galoppa e l’ebbrezza amorosa supera la tristezza che sorge dalla distruzione del sé per rinascere nell’estasi di un altro essere, arrivando a raggiungere finalmente la felicità.

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Afremov

LEONID AFREMOV, “PASSION EVENING”

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LA FRASE DEL GIORNO
Un sole folgorante / fa dell’amore argento, ed oro degli abbracci, / le pelli coniugate, / quell’unirsi dei petti come fortezze che si pacificano fondendosi
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VICENTE ALEIXANDRE




AleixandreVicente Aleixandre (Siviglia, 26 aprile 1898 – Madrid, 14 dicembre 1984), poeta  spagnolo della Generazione del’27, passò dall’iniziale Surrealismo a una visione antropocentrica. Fu insignito del Premio Nobel nel 1977. “per un'opera di creazione poetica innovativa che illustra la condizione dell'uomo nel cosmo e nella nostra società attuale”.


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