giovedì 12 dicembre 2013

Una strada di grafite

 

NINA CASSIAN

POESIA

Da questa matita si diparte una strada di grafite
e sulla strada passeggia una lettera, come un cane,
ed ecco una parola come una città abitata
dove forse arriverò domani.

(da C’è modo e modo di sparire, Adelphi, 2013 - A cura di Ottavio Fatica, traduzione di Anita Natascia Bernacchia)

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Il numero 288 della rivista Poesia, datato Dicembre 2013, dedica un lungo articolo alla poetessa rumena Nina Cassian, esule negli Stati Uniti dal 1986 per sfuggire alla repressione del regime di Ceausescu, e lì rimasta non solo a vivere, ma anche a scrivere poesie nella lingua del suo nuovo paese. Tra i numerosi testi scelti, mi ha particolarmente colpito questa quartina, che traccia il procedimento di stesura di una poesia. La scrittura che diventa lettera e parola e che si popola di immagini e di connessioni per trasformarsi infine nell’essenza della poesia.

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Pencil

FOTOGRAFIA © TASHA CHAWNER

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LA FRASE DEL GIORNO
Le mie poesie... / Le scrivo, le dimentico o smarrisco! Tornano, / allora le cambio - anche se non cambiano il mondo / cambiano me...
NINA CASSIAN




Nina Cassian, pseudonimo di Renée Annie Cassian-Mătăsaru (Galați, 27 novembre 1924), poetessa, scrittrice e traduttrice rumena. Esponente del Modernismo, nel 1985 si rifugiò negli Stati Uniti per sfuggire alla repressione del regime di Ceausescu, e lì rimase non solo a vivere, ma anche a scrivere poesie nella lingua del suo nuovo paese.


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