domenica 24 novembre 2013

Sei la figlia del trainante

 

ROCCO SCOTELLARO

ALLA FIGLIA DEL TRAINANTE

Io non so più viverti accanto
qualcuno mi lega la voce nel petto
sei la figlia del trainante
che mi toglie il respiro sulla bocca.
Perché qui sotto di noi nella stalla
i muli si muovono nel sonno
perché tuo padre sbuffa a noi vicino
e non ancora va alto sul carro
a scacciare le stelle con la frusta.

(da È fatto giorno, Mondadori, 1954)

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È una civiltà contadina ormai scomparsa quella che Rocco Scotellaro, uomo e poeta del sud, giovane sindaco di Tricarico dal 1946 al 1950, descrive nelle sue poesie, auspicandone il progresso sociale ed evidenziandone al contempo i limiti. Anche l’amore si tuffa in quel tessuto sociologico, ne è una fibra che deve sottostare alle convenzioni: così la coppia della poesia deve attendere che il trainante, padre di lei, esca a lavorare prima del sorgere del giorno, per rubare un po’ d’amore nel tepore della stalla.

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Trutovsky

KONSTANTIN TRUTOVSKY, “NEL FIENILE”

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LA FRASE DEL GIORNO
Questa fraternità passiva, questo patire insieme, questa rassegnata, solidale, secolare pazienza è il profondo sentimento comune dei contadini, legame non religioso, ma naturale.
CARLO LEVI, Cristo si è fermato a Eboli




Rocco Scotellaro (Tricarico, 19 aprile 1923 – Portici, 15 dicembre 1953), scrittore, poeta e politico italiano impegnato nella lotta per miglioramento delle condizioni economiche e sociali dei contadini. La sua poesia è caratterizzata da da un'ambientazione pastorale serena, da un'armonia di immagini e visioni che esaltano la vita bucolica.


1 commento:

Vania ha detto...

..per fortuna ci sono le poesie...la storia..che fa che tutto non dimentichiamo.

ciaoo Vania:)