venerdì 4 maggio 2012

Quand’è fiorito il mare


PIER LUIGI BACCHINI

IN COLLINA

Quand’è fiorito il mare da noi
e tutto l’azzurro e il vento e l’odore salino
ci portavano l’estate nel respiro,
e sensazioni e giovani mimose –
e le bocche dei sorrisi e la freschezza grida lontane
spume,
allora con mille parole, col gesto spezzato
come in uno specchio rotto, sulle labbra
le tue dita e la luce hanno sospeso
un bacio, e poi l’hanno lasciato
libero, e le foglie,
e tutto il viale dei pini odorava di quei luoghi.

(da Scritture vegetali, Mondadori, 1999)

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C’è una grande presenza della natura in questi versi di Pier Luigi Bacchini, poeta della Bassa parmense: sembra di vederle quelle colline emiliane di terra bianca che si inseguono come enormi costole di balene fino a sciogliersi nel mare. E il mare porta il suo salino ad accendere i profumi ed esaltarli. Ogni stagione così, ogni primavera… Il tempo passa e il ricordo di un amore torna a farsi vivo, si fonde, confonde i tempi – presente e passato si mescolano anche nelle forme verbali. Fiorisce il mare, fiorisce la primavera, fiorisce la nostalgia…

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FOTOGRAFIA © PAVEL PRONIN

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LA FRASE DEL GIORNO
Questa antichità di parole / si scrive sopra l’erba, e morendo ogni volta, / come amando.
PIER LUIGI BACCHINI, Contemplazioni meccaniche e pneumatiche




Pier Luigi Bacchini (Parma, 29 marzo 1927 – Parma, 5 gennaio 2014), poeta italiano. La sua poesia indaga l'universo, ne analizza la struttura geometrica, cantando l'infinitamente piccolo e l'infinitamente grande, in una poesia che non è tuttavia priva di una tensione metafisica e di un afflato visionario.


2 commenti:

Vania ha detto...

..perfetta la foto che hai postato per questa "sensoriale" poesia.

ciaoo Vania

DR ha detto...

è un dipinto amatoriale, sembra fatto apposta per la poesia