giovedì 27 novembre 2008

Nel segno della croce


La religione cristiana, e in particolare quella cattolica, è da tempo oltraggiata e svilita, tacciata di oscurantismo perché non si adegua alla morale sociale vigente, soprattutto in tema di sesso, che sembra ormai essere il perno su cui ogni cosa ruota.

Le pubblicità scimmiottano i riti sacri per vendere caramelle o invitare a servirsi di un ufficio di pratiche automobilistiche. La Chiesa cattolica viene continuamente messa in discussione, la si accusa di voler intromettersi negli affari dello stato, mentre a quanto sembra è invece lo stato ad arrogarsi il diritto di vita e di morte, a decidere che l'eutanasia è praticabile, che il feto è vivo solo dopo un determinato periodo. La Chiesa non può agire diversamente, quando esprime le sue opinioni è ai cattolici che si rivolge, non agli atei, ai musulmani o ai buddhisti. Invece personaggi come Piergiorgio Odifreddi, peraltro intelligente, e Margherita Hack, non fanno altro che manifestare un odio viscerale per i cattolici, vorrebbero che diventassero atei come loro, provano a spiegare i loro concetti al mondo intero facendoci anche dei soldi.

Ora un giudice della regione spagnola di Castilla y Leòn sancisce per legge che il crocifisso deve essere tolto dalle scuole in nome della laicità e dell'aconfessionalità dello stato. Non è che un'altra tattica per isolare i cristiani. Perché se la motivazione fosse quella, allora dovrebbero sparire decine e decine di altri simboli dalle scuole, dai manifesti di Che Guevara alle bandiere della pace. Anche la fotografia del Presidente della Repubblica potrebbe essere interpretata politicamente. Ma il crocifisso è un emblema che evidentemente mette molta paura.

Bene scrive sull'Osservatore Romano il romanziere spagnolo Juan Manuel de Prada: "Che si giunga a considerare un Crocifisso offensivo in Occidente si può solo interpretare come sintomo allarmante di amnesia o necrosi culturale. A nessuna persona in pieno possesso delle proprie facoltà sfugge che il segno della croce non viola nessun diritto". De Prada aggiunge: "Il Crocifisso può offendere solo quanti vogliono, e in questo consiste in realtà il laicismo, per quanto si nasconda dietro alibi giuridici, che lo Stato diventi un nuovo dio, con potere assoluto sulle anime".

Lo Stato-dio: un patrigno che pretende di possedere le nostre vite in nome di un laicismo che altro non è se non la faccia più bieca del Grande Fratello orwelliano. Non è ancora il momento di nascondersi nelle catacombe per resistere alle persecuzioni di questi nuovi Nerone, ma risuonano nella testa le parole dei quattro evangelisti:

"Insorgerà nazione contro nazione e regno contro regno. Vi saranno qua e là grandi terremoti, pestilenze e carestie, vi saranno anche segni grandi e spaventosi dal cielo. Ma prima di tutto questo metteranno le mani su di voi e vi perseguiteranno, trascinandovi nelle sinagoghe e nelle carceri e traducendovi dinanzi ai re e ai governatori a causa del mio Nome" (Luca, 21,10-12)

"Vi consegneranno al supplizio e alla morte e sarete odiati da tutte le genti a causa del mio Nome" (Matteo, 24,9)

"Pensate a voi stessi! Vi condurranno davanti ai tribunali e sarete percossi nelle sinagoghe" (Marco, 13,9)

"Se il mondo vi odia, sappiate che prima di voi ha odiato me. Se voi foste del mondo, il mondo amerebbe ciò che è suo; ma poiché non siete del mondo, avendovi io scelti dal mondo, perciò il mondo vi odia. Ricordatevi della parola che vi ho detto: «Il servo non è da più del padrone». Chi ha perseguitato me perseguiterà anche voi" (Giovanni, 15,18-20).




Diego Velázquez, "Cristo sulla Croce"




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LA FRASE DEL GIORNO
Il servitore non sa quel che fa il suo padrone, perché il padrone gli dice soltanto l'azione, non il fine; ed ecco perché vi si assoggetta servilmente e pecca sovente contro il fine. Ma Gesù Cristo ci ha insegnato il fine. E voi lo distruggete.
BLAISE PASCAL, Pensieri, 897

6 commenti:

Anonimo ha detto...

"Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia.
Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli » (Mt5,11-12)

grazie
buona giornata

DR ha detto...

Grazie a te, eugenia.

Continuo con le citazioni:"Ma nemmeno un capello del vostro capo perirà. Con la vostra perseveranza salverete le vostre anime". (Luca, 21,18-19)

Ovvero resistere e ancora resistere.

Anonimo ha detto...

Scusa se mi intrometto, sono capitata per caso su questo blog e ho letto l'intervento.
Sono laica, sono atea. Credo fermamente che nessuno possa imporre le proprie opinioni ad un altro, quindi, come non c'è nessuna legge che obblighi a comportarsi da atei, non vedo perchè ci debbano essere leggi che obblighino a comportarsi da cristiani. Non ti pare assurdo? Tu stesso dici che quando il papa parla si rivolge solamente ai cristiani, ed hai perfettamente ragione. Sono i cristiani che devono seguirlo. Ma se le leggi sono conformi al credo cristiano, anche chi non segue questa religione è tenuto a seguirle, e questa mi sembra una palese ingiustizia.
Buona giornata.

DR ha detto...

Charis, apprezzo il modo pacato con cui presenti la tua opinione. Io non intendo discutere il fatto che le leggi debbano essere fatte per l'uno o per l'altro - la democrazia a questo serve. Anche la Chiesa spagnola ha preso atto con amarezza, tanto che non presenterà ricorso. Quello che volevo far rilevare è l'astio e il clima da caccia alle streghe che viene a crearsi. L'ateismo di stato è stato superato anche in Russia, ora riaffiora dalle parti di Madrid, presto arriverà - può darsi - anche in Italia. Ma le radici cristiane dell'Europa, che l'UE non ha voluto inserire nella sua Costituzione, sono innegabili: la nostra storia è tutta lì.

Mi rinfranca però che ci siano persone come te con le quali è possibile dialogare in toni civili.

Un saluto. Daniele

Alberto ha detto...

Non sono d'accordo con molte cose che sono state dette, tuttavia discutere in questa sede di un argomento così complicato è pressoché impossibile... Mi piacerebbe poter chiacchierare davanti ad un caffè di questi argomenti, sarebbe la cosa migliore. Credo, che la realtà stia nel mezzo e che radicalismi insensati da una parte e dall'altra non facciano bene. Come sempre ho trovato articoli molto interessanti in questo tuo spazio. A presto, Francesco.

DR ha detto...

Francesco, hai ragione: quando si entra nella sfera spirituale - o psicologica - si rischia di inferverorarsi e di andare oltre le intenzioni. Occorre tenere sempre dritto il timone della tolleranza e del dialogo. Il fondamentalismo - non solo religioso, ma anche quello "laico" - porta soltanto a ferirsi. Grazie per le tue parole.